RSA Aperta, la Misura di Regione Lombardia
Negli ultimi anni, l’evoluzione dell’assistenza agli anziani ha portato a nuovi modelli di cura che privilegiano la permanenza dell’utente nel proprio domicilio. La Regione Lombardia ha introdotto un servizio innovativo denominato “RSA Aperta” che combina l’assistenza domiciliare con l’expertise delle strutture residenziali.
Ma cosa si intende per RSA Aperta? In cosa si distingue rispetto ad altri modelli di cure domiciliari, come l’Assistenza Domiciliare Integrata (C-DOM)? Quali sono i vantaggi di questa misura per le strutture sanitarie e socio-sanitarie? Che requisiti deve avere il software gestionale per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio?
In questo articolo esploriamo le principali differenze tra RSA Aperta e ADI, con un focus sulle normative di riferimento e sulle soluzioni tecnologiche per una gestione ottimale.
Cos’è la RSA Aperta?
Negli ultimi anni, la Regione Lombardia con la Misura RSA Aperta ha dato vita ad un nuovo servizio di assistenza agli anziani e alle persone affette da demenza; un modello flessibile e integrato. Il progetto RSA Aperta è stato avviato con la Delibera di Giunta Regionale n. 856 del 2013, successivamente modificata e ampliata con le DGR 2942/2014 e DGR 7769/2018.
Ma come funziona la RSA Aperta? Questa misura offre un supporto qualificato a anziani non autosufficienti e persone con demenza certificata, permettendo loro di ricevere cure direttamente a domicilio o all’interno di strutture accreditate, senza dover ricorrere al ricovero permanente in una RSA.
Perché scegliere la RSA Aperta?
La RSA Aperta si basa su un approccio multidisciplinare, che coinvolge diverse figure professionali per garantire un’assistenza completa e personalizzata. L’équipe può includere:
- Medici geriatri e specialisti per la valutazione clinica e la definizione del percorso di cura.
- Infermieri professionali con accessi mirati e limitati: a seconda del grado di demenza del paziente, gli interventi possono andare da un minimo di 3 a un massimo di 11, non su base annuale ma per l’intero periodo di presa in carico.
- Fisioterapisti per il recupero funzionale e la riabilitazione.
- Operatori Socio-Sanitari (OSS) per il supporto nelle attività quotidiane dell’utente.
- Assistenti sociali per l’integrazione con i servizi territoriali e il supporto ai caregiver.
- Psicologi e terapisti occupazionali per la gestione degli aspetti cognitivi ed emotivi della persona assistita.
Esempi di servizi erogati nelle RSA Aperte
Grazie alla presenza di un team multidisciplinare, la RSA Aperta può offrire un’ampia gamma di servizi, tra cui:
- Stimolazione cognitiva per persone affette da demenza o declino cognitivo.
- Terapia occupazionale per migliorare l’autonomia e la qualità della vita.
- Supporto nella gestione dell’igiene personale e della nutrizione.
- Interventi di riabilitazione motoria per prevenire la perdita di funzionalità.
- Consulenze per il caregiver, con formazioni specifiche sulla gestione della persona assistita.
Questa varietà di interventi permette di adattare l’assistenza alle esigenze individuali dell’utente, garantendo un supporto efficace sia a livello sanitario che sociale. Quanto è importante prestare attenzione sia alla sfera fisica che emotiva per garantire il benessere della persona!
Caratteristiche RSA Aperta
- Flessibilità nell’erogazione dei servizi: assistenza sia a domicilio sia presso la struttura.
- Approccio multidimensionale: coinvolge diverse figure professionali per una presa in carico completa. Non si limita all’analisi clinica, ma esplora anche gli aspetti funzionali, sociali e ambientali.
- Budget dedicato per ogni utente: viene stanziato un budget annuale per individuo in modo da coprire l’erogazione degli interventi. Una risorsa fondamentale, anche se spesso limitata rispetto ai bisogni reali.
- Supporto al caregiver: formazione, sostegno psicologico e momenti di sollievo. Punta a costruire un percorso condiviso con il paziente e il suo caregiver.
A chi è rivolta la RSA Aperta?
La misura si rivolge a due categorie, ecco i requisiti:
- Persone con diagnosi di demenza o Alzheimer, certificate da un medico specialista.
- Anziani con più di 75 anni e grave non autosufficienza, riconosciuti invalidi civili al 100%.
Un elemento che caratterizza il servizio di RSA Aperta è la necessità di un caregiver che supporti l’assistito. Questo permette di garantire continuità alle cure e di migliorare la qualità della vita dell’utente.
C-DOM: caratteristiche e funzionamento
Oltre al servizio socio sanitario di cui abbiamo appena parlato, valido per il territorio lombardo, è molto diffuso anche un altro modello di assistenza: l’Assistenza Domiciliare Integrata (C-DOM). Questa tipologia di cure domiciliari è finanziata dal Servizio Sanitario Nazionale e si basa su una pianificazione precisa delle cure da erogare a domicilio.
Il C-DOM rappresenta una soluzione efficace per chi necessita di un supporto sanitario costante, senza vincoli legati all’età o a patologie specifiche. Si basa sull’obiettivo di mantenere il paziente nel contesto familiare, favorendo il benessere emotivo e la continuità dei legami sociali attraverso un percorso personalizzato.
Come funziona l’ADI?
L’ADI si configura come un insieme di servizi sanitari e socio-sanitari erogati direttamente a casa del paziente. Prevede:
- Interventi infermieristici e medici specialistici.
- Supporto alla riabilitazione.
- Gestione di patologie croniche.
- Coordinamento tra diverse figure professionali.
L’ADI è accessibile a una platea di utenti più ampia rispetto alla RSA Aperta, senza restrizioni anagrafiche o patologie specifiche.
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RSA Aperta vs. ADI: le differenze fondamentali
Pur condividendo l’obiettivo di favorire la domiciliarità, RSA Aperte e ADI presentano differenze significative:
CARATTERISTICHE | RSA APERTA | ADI |
---|---|---|
Destinatari | Anziani non autosufficienti e persone con demenza | Ampia platea di pazienti con necessità sanitarie |
Luogo di erogazione | A domicilio e presso RSA accreditate | Solo a domicilio |
Focus principale | Assistenza flessibile e supporto al caregiver | Prestazioni sanitarie e riabilitative |
Differenze tra RSA Aperta e ADI
Le prospettive future della RSA Aperta
La Regione Lombardia sta lavorando per potenziare ulteriormente il modello della RSA Aperta. Una delle principali sfide riguarda l’adeguamento delle risorse economiche per garantire una copertura più ampia del servizio. L’obiettivo è favorire un’assistenza sempre più integrata e accessibile, migliorando la continuità assistenziale tra domicilio e strutture accreditate.
A livello normativo, si sta valutando una maggiore sinergia tra RSA Aperte e ADI, per evitare sovrapposizioni e migliorare la qualità complessiva dell’assistenza. Inoltre, l’evoluzione tecnologica e la digitalizzazione dei servizi assistenziali giocano un ruolo chiave nella gestione efficace di questi modelli, riducendo i tempi di attesa e ottimizzando il coordinamento tra operatori e caregiver.
La Scelta del Software Gestionale per la RSA Aperta
La gestione della RSA Aperta Regione Lombardia è complessa e richiede strumenti digitali avanzati per migliorare l’efficienza operativa. Un software gestionale efficace deve garantire:
1. Integrazione con la valutazione multidimensionale
L’applicativo deve permettere la registrazione e l’aggiornamento di: PAI (Piano Assistenziale Individualizzato), PI (Progetto Individuale) e FASAS (Fascicolo Socio Sanitario Assistenziale). Questi strumenti sono essenziali per personalizzare il percorso assistenziale di ogni utente e devono essere facilmente accessibili per gli operatori coinvolti.
L’analisi dei bisogni clinici, funzionali e sociali è un aspetto cruciale della presa in carico e il software deve facilitare la raccolta, l’archiviazione e l’aggiornamento di questi dati in tempo reale.
- Registrazione e aggiornamento dei PAI, PI e FASAS.
- Analisi dei bisogni clinici, funzionali e sociali.
2. Monitoraggio delle prestazioni erogate
Un efficace sistema gestionale deve consentire il tracciamento dettagliato di ogni intervento, registrando data, durata, operatore coinvolto e tipologia di prestazione erogata. Questi dati non solo garantiscono la trasparenza, ma sono fondamentali per valutare l’adeguatezza e l’efficacia delle cure fornite.
Inoltre, la reportistica automatizzata permette di ottenere in tempo reale indicatori di performance, riducendo il rischio di errori amministrativi e agevolando la pianificazione delle risorse.
- Tracciamento dettagliato di ogni intervento: data, durata, operatore.
- Reportistica automatizzata per una gestione efficiente.
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3. Gestione economica e amministrativa
La gestione finanziaria della RSA Aperta richiede un monitoraggio attento del budget annuale per utente, per garantire una distribuzione efficiente delle risorse. Il software deve fornire strumenti di controllo che evidenzino eventuali scostamenti o criticità.
Uno degli aspetti più rilevanti è la gestione dei flussi RSA Aperta, un obbligo imposto dalla Regione Lombardia per monitorare le prestazioni erogate e rendicontare in modo preciso i servizi socio-sanitari. Il software deve essere in grado di:
- Registrare i dati richiesti nei formati previsti dalla normativa regionale.
- Generare automaticamente i flussi informativi per l’invio agli enti preposti.
- Segnalare eventuali incongruenze o errori nella compilazione per evitare sanzioni o ritardi nei rimborsi.
La corretta gestione di questi flussi è essenziale per il finanziamento dei servizi erogati e per consentire alle strutture di operare in conformità con le disposizioni regionali.
- Controllo del budget annuale per utente.
- Rendicontazione trasparente per evitare sprechi.
- Gestione dei flussi per garantire un corretto monitoraggio e rendicontazione dei servizi erogati, nel rispetto delle disposizioni regionali.
4. Accesso remoto
L’accesso remoto è un altro elemento chiave: gli operatori devono poter consultare e aggiornare i dati da diverse postazioni, inclusi dispositivi mobili, con un sistema di autenticazione sicura e autorizzazioni personalizzate per proteggere le informazioni sensibili.
- Connessione con sistemi informativi sanitari regionali.
- Accesso differenziato per operatori e caregiver.
5. Sicurezza e conformità alle normative
La gestione dei dati sanitari impone il rispetto di rigorose normative sulla privacy, in particolare il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Il software gestionale per la RSA Aperta deve garantire:
- Protezione avanzata dei dati sensibili, attraverso crittografia e sistemi di accesso controllato.
- Tracciabilità delle operazioni, con log dettagliati per monitorare chi accede alle informazioni e con quali finalità.
- Backup automatici e “aggiornabilità”, per evitare perdite di dati, oltre ad allineamenti normativi – regionali e locali – e integrazioni future.
La conformità normativa non è solo una questione di sicurezza, ma anche un requisito imprescindibile per evitare sanzioni e garantire la continuità dei servizi socio-sanitari.
- Protezione dei dati personali in linea con il GDPR.
- Autenticazione sicura per prevenire accessi non autorizzati.
RSA Aperta: la struttura socio sanitaria a domicilio
Il futuro dell’assistenza agli anziani si orienta sempre più verso modelli flessibili come la RSA Aperta, che permette di combinare assistenza domiciliare e servizi residenziali.
In questo contesto, un software gestionale rappresenta una risorsa strategica per strutture sanitarie e socio-sanitarie, consentendo un coordinamento ottimale degli interventi e un uso efficace delle risorse.
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