Assistenza Domiciliare: Tipologie, Accesso e Qualità delle Cure

Mar 6, 2025

Scopri le tipologie di assistenza domiciliare e le soluzioni digitali per migliorare la qualità delle cure.
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Cos’è l’assistenza domiciliare?

L’assistenza domiciliare è un servizio che permette alle persone non autosufficienti di ricevere cure e supporto direttamente nella propria abitazione, evitando o ritardando il ricovero in strutture sanitarie. Questo tipo di assistenza è prevista dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)* e può comprendere interventi medici, infermieristici, riabilitativi e sociali, a seconda delle esigenze del paziente.

Si parla di diverse “forme di assistenza territoriale”, comprendiamo quindi che non è sufficiente accontentarci della definizione per capirne a fondo il significato.
La scelta del tipo di assistenza domiciliare dipende dalla cura di cui necessita l’assistito, dalla durata e dalla complessità dell’intervento assistenziale, per questo si parla di diverse tipologie di assistenza domiciliare, unite da un forte obiettivo comune.

Tutte le categorie hanno come fine ultimo il miglioramento del benessere della persona che si trova in uno stato di sofferenza temporaneo o permanente; allo stesso tempo consentono di ridurre gli accessi ospedalieri o residenziali non necessari.

Assistenza domiciliare: un servizio in crescita

Come vedremo in dettaglio l’assistenza a domicilio non è rivolta unicamente agli anziani, c’è però da tenere in conto che la popolazione in questa fascia d’età è costantemente in crescita, lo dicono i dati Istat e dell’Istituto Superiore di Sanità, e di conseguenza si registra anche un aumento delle fragilità legate all’invecchiamento.

Si può parlare di una richiesta crescente di cure domiciliari, voce menzionata anche nel PNRR, dove la nota recita: “Aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, almeno il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni (in linea con le migliori prassi europee), rispetto all’attuale media tra le diverse regioni italiane di poco inferiore al 5%.”

Ma cosa significa realmente ricevere assistenza a casa? Come si organizza e quali sono i vantaggi rispetto alle cure residenziali e ospedaliere? Scopriamolo insieme.
In questo articolo analizziamo le diverse tipologie di assistenza domiciliare, gli attori coinvolti, i criteri di accesso e le strategie per migliorare la qualità del servizio, con un focus sull’ottimizzazione dei flussi tramite soluzioni tecnologiche avanzate.

*I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse). Fonte: Ministero della Salute

Chi ha bisogno dell’assistenza domiciliare?

Come già accennato, l’assistenza domiciliare non é destinata esclusivamente alle persone anziane, questo servizio si rivolge a una platea molto più ampia, includendo diverse categorie di pazienti con necessità specifiche. Si rivolge a diversi cluster di assistiti, tra cui:

  • Anziani fragili con ridotta autonomia nelle attività quotidiane. Per loro, ricevere assistenza a domicilio significa poter continuare a vivere nel proprio ambiente familiare, mantenendo le proprie abitudini.
  • Persone con disabilità che necessitano di supporto sanitario o assistenziale. L’assistenza domiciliare può garantire loro una vita più indipendente e sicura, anche quando le disabilità coinvolgono i bambini.
  • Malati cronici che richiedono monitoraggio costante (es. pazienti con diabete, insufficienza cardiaca, BPCO, bambini con patologie croniche). Un supporto continuativo evita complicazioni e ricoveri ospedalieri.
  • Pazienti oncologici in fase avanzata che bisognano di cure palliative. Il comfort della propria casa può alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita.
  • Persone in fase post-ospedaliera per completare terapie o riabilitazione a domicilio. Un percorso di guarigione più sereno senza l’obbligo di frequenti spostamenti.

Tipologie di assistenza domiciliare

Esistono diverse forme di assistenza domiciliare, calate sulle esigenze specifiche dei pazienti. Spesso ci si imbatte in una serie di acronimi che identificano i vari servizi disponibili, come: ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), ADP (Assistenza Domiciliare Programmata) e SAD (Servizio di Assistenza Domiciliare)… Comprendere il significato di queste sigle è fondamentale per orientarsi tra le diverse opzioni di cura.

tipologie di assistenza domiciliare

01 Assistenza Domiciliare Programmata (ADP)

Questa tipologia di assistenza (ADP) prevede interventi sanitari pianificati per patologie croniche. Si tratta di un servizio destinato a chi, pur non necessitando di cure urgenti, ha bisogno di un monitoraggio per mantenere sotto controllo la propria salute.

  • Viene erogata in collaborazione con il medico di medicina generale (MMG) e gli infermieri.
  • Le visite sono programmate con una cadenza settimanale o mensile, a seconda della gravità della situazione.

Viene erogata a persone impossibilitate a raggiungere gli ambulatori medici, ad esempio soggetti con gravi patologie respiratorie o cardiache, individui anziani con protesi alle gambe o difficoltà perenne a deambulare. Il fine ultimo è di garantire le cure necessarie cercando il più possibile di mantenere una buona qualità della vita nella propria dimora. Svolge lo scopo di prevenire forme di assistenza più complesse. Dopo il periodo stabilito in fase iniziale si effettua una nuova valutazione per verificare se le condizioni sono peggiorate e richiedono di passare a un tipo di assistenza ADI.

02 Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)

L’ADI è un modello multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali, tra cui MMG (medico curante di assistenza primaria), infermieri, fisioterapisti, medici specializzati e assistenti sociali.

  • L’obiettivo è fornire un’assistenza completa che tenga conto delle necessità mediche, ma anche di quelle sociali e psicologiche del paziente.
  • Per attivare l’ADI è necessaria la predisposizione di un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI), che stabilisce gli interventi personalizzati per ogni paziente.

In questa categoria sono compresi trattamenti sanitari e sociosanitari continuativi, costituisce quindi un’alternativa efficace al ricovero ospedaliero. Si rivolge ad esempio a persone con patologie invalidanti, o a coloro che sono in uscita da reparti ospedalieri e sono in “dimissioni protette”, o persone e bambini con disagio sociale e forme psicotiche gravi. L’ADI a sua volta viene classificata in 3 livelli diversi che tengono conto della frequenza delle visite in continuità assistenziale, da 5 a 7 interventi settimanali.

03 Ospedalizzazione Domiciliare

L’ospedalizzazione domiciliare è un servizio destinato a pazienti che necessitano di cure intensive e monitoraggio continuo h24. Questo tipo di continuità assistenziale permette di eseguire a domicilio il programma terapeutico prescritto dall’ospedale e rivolto a persone con patologie croniche o in fase di riacutizzazione.

  • La durata del servizio è generalmente limitata a un massimo di 60 giorni; se le condizioni del paziente si stabilizzano o migliorano, l’ospedalizzazione domiciliare può essere sostituita da un programma di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
  • Vengono messe a disposizione le apparecchiature necessarie come: erogatori di ossigeno, strumenti fondamentali per la mobilità, e altri dispositivi medici.

04 Cure Domiciliari Palliative

Le cure palliative domiciliari sono fondamentali per garantire il massimo comfort ai malati terminali e ai pazienti oncologici.

  • Oltre alla gestione del dolore, prevedono il supporto psicologico per il paziente e i familiari.
  • Consentono di affrontare con dignità gli ultimi momenti di vita, circondati dall’affetto dei propri cari.

Si tratta di una tipologia di assistenza che, forse più di qualunque altra, mette al centro la persona e i suoi familiari o caregiver. L’attenzione è rivolta al soggetto sofferente e alla possibilità di accompagnarlo nello stadio terminale della malattia nel miglior modo possibile.

05 Assistenza Domiciliare Sociale (SAD)

Il SAD è un Servizio di Assistenza Sociale che si concentra sugli aspetti della quotidianità, come l’igiene personale, l’alimentazione e la mobilità.

  • È svolto da operatori socio-sanitari (OSS) o assistenti domiciliari.
  • Aiuta a mantenere una buona qualità della vita, prevenendo complicazioni legate all’isolamento e alla mancanza di cure.

Non prevede una prestazione sanitaria, è piuttosto un accompagnamento alla persona day by day nelle funzioni primarie come la gestione dei pasti o aiutarla ad alzarsi dal letto alla mattina e lavarsi. Allo stesso tempo questo tipo di assistenza contribuisce a ridurre i rischi di emarginazione e di isolamento che uno stadio di non autosufficienza può comportare. Talvolta questi servizi vengono coperti, in alternativa, dall’assistenza domiciliare privata, quella forma di assistenza familiare che vede coinvolte delle figure assistenziali come le “badanti”.

Chi opera nell’assistenza domiciliare?

Le figure professionali coinvolte nelle cure domiciliari variano in base al livello di assistenza richiesta:

  • Medico di Medicina Generale (MMG): il punto di riferimento principale per la gestione sanitaria del paziente.
  • Infermieri domiciliari: eseguono terapie, monitorano i parametri vitali e si occupano delle medicazioni.
  • Fisioterapisti: aiutano i pazienti con difficoltà motorie a recuperare autonomia.
  • Assistenti Sociali: valutano la situazione familiare ed economica, fornendo supporto e orientamento ai servizi disponibili.
  • Operatori Socio-Sanitari (OSS): assistono nelle attività quotidiane, come la cura della persona e la preparazione dei pasti.

All’occorrenza possono essere coinvolti anche altri professionisti della sanità come ad esempio gli psicologi che operano nell’ambito della salute mentale.

Strutture ed enti che offrono assistenza domiciliare

Il panorama degli enti che possono erogare l’assistenza domiciliare è piuttosto variegato. I principali player sanitari sono:

  • ASL e distretti sociosanitari: offrono servizi pubblici regolati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
  • Cooperative e associazioni: realtà no-profit che mettono a disposizione operatori qualificati per le cure a domicilio.
  • Agenzie private di assistenza domiciliare: ideali per chi cerca soluzioni più personalizzate e flessibili.
  • Hospice e unità di cure palliative: per i pazienti che necessitano di assistenza continua nella fase terminale della malattia.

Come accedere e attivare l’assistenza domiciliare?

L’attivazione dell’assistenza domiciliare segue un iter preciso:

  1. Richiesta iniziale: il paziente o un familiare può rivolgersi al medico di base o ai servizi sociali.
  2. Valutazione multidimensionale: un team di specialisti – Unità Valutativa Multidimensionale (UVM) – analizza le esigenze del paziente.
  3. Definizione del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI): vengono stabiliti gli interventi necessari e la frequenza delle visite.
  4. Erogazione del servizio: gli operatori iniziano a fornire assistenza nel rispetto del piano stabilito.

Benefici e caratteristiche di un’assistenza domiciliare di qualità

Una buona assistenza domiciliare deve garantire non solo l’accesso a cure tempestive e mirate, ma anche un’elevata qualità della cura. Le innovazioni tecnologiche stanno giocando un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione dei processi, permettendo agli operatori sanitari di dedicare più tempo e attenzione al paziente piuttosto che alla “gestione delle pratiche”. Grazie a strumenti digitali avanzati, le attività amministrative come la compilazione di report e il monitoraggio delle terapie possono essere velocizzate e automatizzate, lasciando più spazio alla relazione umana tra operatore e assistito.

Dei buoni servizi di assistenza domiciliare si basano su:

  • Personalizzazione: ogni paziente ha bisogni specifici.
  • Continuità assistenziale: fondamentale per evitare interruzioni nelle cure.
  • Efficienza organizzativa: riduzione dei tempi di attesa e ottimizzazione delle risorse.
  • Integrazione con la tecnologia: per migliorare il coordinamento e l’efficacia degli interventi.

Ottimizzazione della gestione della cura domiciliare con soluzioni digitali

L’uso di strumenti tecnologici avanzati consente di migliorare l’efficienza dell’assistenza domiciliare. Dotarsi del giusto software gestionale sociosanitario permette di fare un upgrade nella qualità del servizio, sia da un punto di vista umano e relazionale che informativo e scientifico. Netpolaris con il suo applicativo b.ADI, dedicato proprio all’assistenza domiciliare, consente in maniera estremamente semplificata di:

  • Monitorare e pianificare gli interventi degli operatori sanitari sul territorio, in tempo reale.
  • Automatizzare la gestione del PAI, riducendo il rischio di errori e ritardi.
  • Analizzare i dati clinici – con i dati storici del paziente – per migliorare la qualità del servizio e tenere monitorati i parametri e le condizioni di salute.
  • Velocizzare l’inserimento dei dati e delle relazioni permettendo agli operatori di dedicarsi maggiormente alla cura del paziente.
soluzioni digitali al servizio delle cure domiciliari

Verso un miglioramento nelle cure domiciliari

L’assistenza domiciliare rappresenta una risorsa essenziale per garantire cure di qualità ai pazienti fragili. La sua importanza è cresciuta nel tempo, sia perchè permette di offrire un’assistenza personalizzata, riducendo il carico sulle strutture ospedaliere, sia perché offre la possibilità di ritardare l’accesso alle residenze sanitarie, migliorando il benessere complessivo dell’utente che può continuare a vivere “autonomamente” nel suo ambiente familiare.

Farsi supportare oggi da strumenti digitali può migliorare la gestione dei servizi domiciliari e la qualità della vita dei pazienti, facilitando il coordinamento tra le diverse figure professionali coinvolte. Grazie all’integrazione tecnologica, è possibile ottimizzare la pianificazione degli interventi, monitorare l’evoluzione dello stato di salute in tempo reale – anche grazie ad analisi avanzate di data science -, ridurre i tempi di attesa. Questo si traduce in una maggiore continuità delle cure e in una migliore esperienza per il paziente e i suoi familiari.

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b.ADI al Servizio dell’Assistenza Domiciliare

Con b.ADI è possibile inoltrare le richieste di intervento all’operatore, pianificare gli interventi in un calendario sempre aggiornato, tracciare tutte le attività svolte durante la visita, analizzare parametri e dati relativi alla storia del paziente, controllare le condizioni motorie e i progressi e monitorare i dati relativi alle lesioni da pressione.

Giada Ghiringhelli
Consulente Applicativo Netpolaris

b.ADI è nato con l’idea di soddisfare i diversi bisogni che sorgono nell’attività di cura domiciliare rispetto a quella residenziale, per la quale è nato a suo tempo il software The.0. La nostra attenzione è rivolta a raccogliere i feedback degli enti che lo utilizzano per poter sempre migliorare contenuti e funzionalità. Destinatari del software sono strutture socio sanitarie, cooperative, enti o consorzi che si occupano dell’attività di assistenza domiciliare: i primi incontri con queste realtà sono avvenuti in occasione del Forum Non Autosufficienza, un ambito molto specifico per “addetti ai lavori”.

Cristian Sala
Chief Commercial Officer Netpolaris

Già dalle prime applicazioni b.ADI è stato sin da subito riconosciuto come uno strumento che supporta in modo funzionale l’attività, grazie ai livelli di operatività e sicurezza che si prefigge di raggiungere e alla raccolta delle informazioni – nella prima fase più incentrate sull’aspetto sanitario e medico – necessarie ai professionisti coinvolti. Siamo felici di aver raccolto riscontri positivi.

Francesca Di Adamo
Copywriter

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