Guida al Bando Grandi Anziani: 150 milioni dal PNRR per la telemedicina. Requisiti, scadenze e come partecipare

Lug 24, 2025

La tua struttura è pronta per questa opportunità? Scopri i requisiti del Bando.

 

“Via” alla telemedicina domiciliare con il Bando Grandi Anziani

Il nuovo Bando Grandi Anziani rappresenta uno dei passaggi più concreti verso una sanità territoriale digitale e inclusiva, con la telemedicina domiciliare al centro dell’assistenza agli anziani fragili. Un’opportunità che richiede visione e partner tecnologici pronti: ecco tutto quello che c’è da sapere per coglierla.

Previsto dal Decreto Legislativo 29/2024, articolo 9, il programma è promosso dal Ministero della Salute, con il supporto operativo di Agenas e in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per le Disabilità. Con un finanziamento di 150 milioni di euro dal PNRR (Missione Salute), si avvia una sperimentazione di 18 mesi sul territorio nazionale, con l’obiettivo di portare monitoraggio clinico, assistenza continua e supporto digitale direttamente nelle case degli over 80 affetti da patologie croniche.

Telemonitoraggio e teleassistenza a domicilio?

Il Bando rappresenta una svolta tecnologica nell’assistenza domiciliare agli anziani con patologie croniche. Punta ad un miglioramento della loro qualità della vita, prevenendo l’isolamento e decadimento cognitivo evitando il ricovero in struttura.

Un programma di sperimentazione nazionale

Non si tratta di una semplice erogazione di fondi, ma di una sperimentazione strutturata: ogni progetto ammesso dovrà contribuire alla valutazione di nuovi modelli assistenziali e alla misurazione dei risultati clinici e organizzativi, con l’obiettivo di definire uno standard replicabile a regime.

  • Fase 1: almeno 50.000 pazienti over 80 assistiti (fino ad un massimo di 60.000), distribuiti tra Nord, Centro, Sud e Isole.
  • Fase 2: scalabilità fino a 300.000 utenti, con copertura nazionale.

Fonti utili: testo della bozza del decreto.

Cosa prevede il bando?

Il programma finanzia progetti di presa in carico domiciliare integrata basati su telemedicina, destinati a persone:

  • con età ≥ 80 anni;
  • affette da una o più patologie croniche;
  • con bisogni sanitari continuativi o in condizioni di fragilità.

Cosa significa fornire un servizio di telemedicina e telemonitoraggio domiciliare?

Vuol dire gestire tutto ciò che concerne la cura domiciliare della persona fragile, intrecciare una rete di pronta risposta nelle situazioni di emergenza e mirare a una permanenza a domicilio sicura e di qualità.

  • Telemonitoraggio clinico continuo (es. pressione arteriosa, saturazione, temperatura, glicemia);
  • Teleassistenza personalizzata, con accesso a operatori sanitari tramite centrale operativa attiva e pronta a gestire le emergenze;
  • Interazioni multidisciplinari tra MMG, specialisti, infermieri, assistenti sociali;
  • Supporto alle funzioni cognitive e contrasto all’isolamento sociale;
  • Raccolta dati e tracciamento degli outcome, integrati nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).

Chi può partecipare?

Secondo il decreto attuativo, possono partecipare i seguenti soggetti:

  1. Regioni e Province Autonome con rispettive ASL
  2. Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblici e privati
  3. Enti del Servizio sanitario Nazionale (SSN) pubblici (ospedali, ASL) e privati accreditati
  4. Strutture sociosanitarie pubbliche o accreditate (es. RSA, Case di Cura,..)
  5. Farmacie e infermieri di famiglia con attivazione ASL

Requisiti tecnici e organizzativi

Per poter essere ammessi, le candidature dovranno rispettare una serie di requisiti innovativi e di qualità, in modo da poter ottenere il finanziamento. Ogni proposta dovrà dimostrare di apportare valore al sistema attuale sanitario e alla popolazione coinvolta. Elementi da garantire:

  • Assistenza continuativa per tutta la durata della sperimentazione (min. 18 mesi): continuità operativa nei mesi e personale adeguato al fine di garantire il servizio
  • Coerenza con gli obiettivi PNRR: assenza di duplicazioni con altri finanziamenti, il progetto deve integrarsi con gli altri servizi offerti.
  • Flessibilità organizzativa: occorre dimostrare di saper gestire le emergenze e di poter calibrare il servizio sulla base delle specifiche esigenze dei “grandi anziani” (persone anziane con patologie croniche e in condizioni di fragilità).
  • Piattaforma interoperabile e rispetto degli standard tecnici: conformità con gli standard FHIR per lo scambio sicuro dei dati clinici e Interoperabilità (IRT/INT) Infrastrutture Regionali di Telemedicina
  • Conformità a normative GDPR e sicurezza informatica
  • Indicatori di risultato misurabili, clinici e organizzativi: occorre presentare l’impatto numerico concreto del progetto (monitoraggio costante dei parametri clinici, riduzione dei ricoveri in struttura, e sostenibilità nel tempo.

Fonti utili di approfondimento:
Art 9 Decreto Legislativo 29/2024 e Linee guida Agenas

FAQ – Domande frequenti

Il bando è già aperto?

L’avviso pubblico sarà pubblicato da Agenas entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto. L’uscita è prevista per estate 2025.

È un bando “a sportello”?

No, è una sperimentazione valutativa: i progetti saranno selezionati da una commissione e assegnati per macro-area (Nord, Centro, Sud/Isole).

Chi verrà selezionato? Solo chi ha già piattaforme attive?

Non è obbligatorio avere una piattaforma già attiva, ma è fondamentale dimostrare di avere tecnologie conformi e operative entro i tempi previsti. Per questo la scelta del partner tecnologico è rilevante.

I fondi coprono anche il personale?

Sì, le risorse possono coprire costi di personale, dispositivi, formazione, logistica, infrastrutture digitali e spese per la valutazione dell’impatto. Agenas definisce il “costo standard per paziente” e non ci sono oneri aggiuntivi per l’ente candidato.

Si può partecipare in partnership pubblico-privato?

Sì. Il decreto consente la realizzazione dei progetti tramite collaborazioni, partenariati e fornitori esterni, purché sotto la responsabilità di un ente attuatore accreditato al SSN.

Che rischi si corrono?

In assenza di interoperabilità, sostenibilità economica o mancata misurazione degli impatti, i fondi possono essere revocati o non assegnati. Serve un progetto completo e misurabile.

Quali sono i criteri di valutazione dei progetti da parte di Agenas?

  • Equilibrio territoriale (Nord–Centro–Sud)
  • Completezza tecnologica e organizzativa
  • Sostenibilità economica
  • Capacità di misurare impatto clinico, cognitivo e sociale

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