Festa dei Nonni: attivi, smart e insostituibili

Ott 2, 2025

[ 02 Ottobre ]
Custodi di memorie, protagonisti del presente

 

Non solo come figure nostalgiche, molto anziane e poco attive: i nonni sono persone con aspirazioni, capacità, relazioni e desideri e – anche per una questione anagrafica – sono moderni, “smart”, attivi, vivaci – spesso anche quando sono in RSA.

Ogni anno, la Giornata dei Nonni è il momento in cui si rende omaggio a chi, con esperienza, affetto e dedizione, arricchisce le vite di nipoti e altri familiari: custodi di memorie da un lato, ma dall’altro attivi nel presente grazie al sostegno (pratico e morale) e ai legami intergenerazionali.

Oggi più che mai il ruolo dei nonni si è trasformato, adattandosi ai tempi che cambiano: ciascuno di loro ha affrontato e affronta le proprie sfide, ha voglia di partecipare, di dare e ricevere, di imparare, di esserci.

Sono figure affettuose che dispensano coccole, ma che hanno anche compiti pratici, relazionali e – è innegabile – anche economici che si aggiungono al loro “ruolo tradizionale”: i nonni “moderni” accompagnano i nipoti a scuola o nella altre attività, li accudiscono dopo le lezioni, li aiutano nei momenti in cui il lavoro o altri impegni impediscono ai genitori di essere presenti; spesso contribuiscono materialmente, aiutando nei costi della famiglia e del tempo libero, magari intervenendo dove i servizi sociali sono carenti. I nonni “moderni” sono magari “boomer”, ma non più spettatori passivi del progresso digitale, perché – spontaneamente o per necessità – anche grazie all’aiuto di figli e nipoti usano la tecnologia in vari modi: per restare in contatto, per socializzare, per imparare, per svago, grazie alle infinite nuove possibilità — utilissime quando si è lontani o in difficoltà. La dimensione “smart” non è soltanto moda: è una nuova forma di inclusione, benessere, autonomia, opportunità di rimanere protagonisti della propria vita, nonostante l’età.

Per nonni e nonne che si trovano in RSA o in casa, ma impossibilitati ad uscire, le sfide sono molte: declino fisico o cognitivo, isolamento, perdita di alcuni legami sociali: l’utilizzo di vari strumenti tecnologici e digitali è un importante supporto non solo per facilitare la cura, ma anche per mantenere o stimolare le funzioni cognitive, per socializzare, per ridurre l’isolamento, restare aggiornati, comunicare.

Usare la tecnologia per unire anziché dividere è un nuovo e ulteriore modo per coltivare quei ponti e qui legami tra le generazioni, valorizzare l’esperienza di tutti e rinvigorire e rivalutare la figura dei nonni e delle nonne in quanto fonte di ascolto, ricordi, tradizioni, cultura familiare.

Il 2 ottobre allora può essere l’occasione per insegnare a nonni e nonne le videochiamate, l’uso di Whatsapp, i tanti modi per interagire con familiari e amici, le app che possono aiutare nel monitoraggio della propria salute o della sicurezza e, ovviamente, l’uso della fotocamera per un bel selfie di ricordo con i propri nipoti, gli amici o i compagni di stanza.

Dalila Lattanzi
Freelance
Content Editor

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